Em 1994 eu era um jovem sacerdote e vivia na Cúria Geral dos Rogacionistas em Roma. Naquela época estudava – fazia especialização – em Teologia Bíblica na Pontifícia Universidade Gregoriana. Em Junho daquele ano, o meu pai faleceu em Delfinópolis-MG. Vinte e três anos mais tarde, em 2017, eu estava novamente morando na Cúria com a função de Conselheiro Geral da Congregação. Naquele ano minha mãe faleceu. Hoje, dia 20 de Julho de 2022, a minha mãe completaria 92 anos de idade. Quero celebrar esta Eucaristia pelos nossos pais. Vamos rezar a missa para os Leigos. Segue o texto da homilia: a parábola do semeador (Mt 13,1-9).
Lo scenario è stupendo. Gesù nella barca, la sua nuova cattedra. E la folla sulla spiaggia. Il Maestro racconta una parabola, la parabola del seminatore, del seme. E come tutte le parabole, ci fa pensare, riflettere, prendere posizione. Posizione da Rogazionista.
Il seminatore, colui che semina nel cuore dell’uomo è sempre e solo il Signore. Il Signore getta il seme della Parola di Dio, anche quando che il seme può incontrare un terreno inadatto.
Il Rogate, Parola del Verbo fatto carne, ha trovato terra buona, fertile, nel cuore del Fondatore. Anche nel nostro cuore e nei cuori di tanti altri. Penso alla famiglia carismatica del Rogate, in modo speciale ai laici, ai giovani.
Nel cuore del giovane Annibale Maria, il Rogate fecondò, germinò e diede molto frutto.
Credere nel seme che viene seminato, nella terra che accoglie il seme e nel Seminatore che non smette mai di seminare. Abbiamo Cristo l’operaio, il seminatore, abbiamo anche l’esempio del fondatore, seminatore instancabile in tanti terreni diversi, soprattutto quello di Avignone, tra i poveri, nelle periferie.
Siamo tutti seminatori del Regno, seminatori consacrati. Con Geremia preghiamo con emozione: “Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni”. Le nazioni, le nazioni in cui siamo noi Rogazionisti sono già 28.
Al bordo del lago, nella barca della Chiesa, della Congregazione, delle nostre comunità, siamo seminatori. Un carisma, una missione. Una famiglia religiosa in uscita missionaria, sinodale, condividendo con i laici il patrimonio spirituale che abbiamo ricevuto dal Fondatore.
Noi, seminaritori della Parola di Dio, del Vangelo della Vocazione, non si scoraggiamo, deponiamo il seme nel cuore dei giovani, viviamo la pastorale giovanile rogazionista in uscita missionaria.
Vorrei domandare perdono. Qualche volta ho seminato male, senza fiducia, senza speranza. Perdono anche se, in qualche ocasione, ho tolto quello che il mio confratello aveva seminato con tanto amore. Nelle parrocchie, nelle nostre comunità, tante volte accade questo: uno viene e semina, un altro viene e butta via.
Che la Madonna, Regina del Rogate, ci accompagni in questa missione di seminare sempre in comunione tra di noi e in continuità con tutti coloro che ci hanno preceduto, come p. Palma, p. Aveni, p. Marazzo, p. Reginaldo, p. Roy, fr. Giuseppe… (sono tanti). Cosi sia.
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