Il Signore ci ha dato la grazia di servire la grande famiglia rogazionista nella funzione temporanea di consigliere generale. Negli incontri del Consiglio o nelle nostre visite alle comunità sparse nei 28 paesi, ci troviamo in alcuni casi “alla scoperta” della Congregazione e dei suoi religiosi, della famiglia carismatica del Rogate e del suo universo / con le sue luci e ombre / sfide e orizzonti di speranza.

 

Lo scorso settembre abbiamo partecipato al capitolo della Provincia di San Luca e all’assemblea della delegazione di Nostra Signora di Guadalupe a Tonalá, Guadalajara, in Messico. Siamo andati a nome del governo generale e abbiamo avuto l’opportunità di conoscere meglio il cammino di quei fratelli Rogazionisti. Tutti vogliono parlare / raccontare sogni / esprimere sfide / o persino sfogare. La nostra missione: ascoltare / allietare / confortare / riflettere e celebrare insieme.

 

Lo scorso fine settimana abbiamo partecipato al XIV Incontro delle Famiglie Rog della Provincia Rogazionista a Tucumán, in Argentina.

 

Nel Governo Generale / per la sua internazionalità / (nella configurazione attuale abbiamo un italiano, un filippino, un indiano e brasiliano) impariamo a pensare nella totalità. Guardare la Chiesa e la Congregazione. Sappiamo che c’era un certo limite quando eravamo parroci / di concentrare la  visione e la missione alle frontiere della comunità parrocchiale. Con il passare del tempo / piano piano, in maniera inconsapevole / si va riducendo la nostra missione e finiamo per pensare che la congregazione / provincia è la parrocchia … o quel lavoro affidato a noi. A poco a poco, nelle sottigliezze del cammino, si va costruendo alcuni muri o confini nel posto in cui siamo inseriti. Stiamo mettendo radici, perdendo la nostra mobilità, forse anche creando manie / sentimenti di proprietà / e là / invecchiando. Corriamo il rischio di non seguire il Cristo di Rogate, itinerante nella messe di Dio, nei villaggi e nelle città. Se non apriamo gli occhi, ci stiamo allontanando da Gesù, stiamo “disconsascrando” e persino “descristianizzando”.

 

Vogliamo una Congregazione in uscita missionaria / secondo l’insegnamento di Papa Francesco. Qui possiamo percepire una certa tensione: tra coloro che desiderano e sono pronti a costruire una Congregazione nell’uscita missionaria da un lato e coloro che sono spaventati dalla parola “uscita”. Due verbi in tensione: partire e restare.

 

Che sarebbe la nostra Congregazione senza la missione? Senza le uscite / non sempre serena e alle volte con dolori di travaglio / cosa abbiamo fatto per la missione? Uscite geografiche ed uscite all’interno di ciascun cuore / di ciascun religioso. Uscite esistenziali (ci sono resistenze / ma ci sono anche testimoni).

 

Abbiamo anche le sfide. Ad esempio, rimane la sfida della formazione iniziale e continua. Personalmente sento il bisogno di un segmento più sistematico dei fratelli laici con cui condividiamo il Rogate.

 

È davvero una grande grazia / privilegio / che il Signore ci ha dato per andare a servire dal governo generale. Siamo chiamati a dilatare i nostri cuori, a superare la tentazione di guardare solo ai nostri interessi, ad adottare solo criteri che soddisfino bisogni personali o regionali, a volte così contraddittori e piccoli di fronte al messaggio del Vangelo.

 

La nostra Congregazione è cambiata molto in questi tempi veloci / liquidi e sempre più digitali. Nuove realtà stanno emergendo e nuove risposte devono essere elaborate insieme per rispondere alle nuove sfide.

 

Oggi / forse più di ieri / dobbiamo implorare – confidando/domandando allo Spirito Santo – il dono del discernimento. Sempre discernere – in ogni angolo della vita – ciò che Dio vuole da noi. Nel discernimento / umile e sereno / personale e comunitario / anche la nostra conversione ha luogo. C’è una domanda: dove possiamo migliorare? Cosa guadagniamo nel nostro cammino e cosa perdiamo? Forse otteniamo ciò che dovremmo perdere e perdiamo ciò che dovremmo mantenere.

 

Possa il Signore illuminarci / aiutarci a discernere la sua volontà in questo periodo difficile della storia. Da parte nostra / offriremo ciò che abbiamo di meglio per Gesù / la sua Chiesa e la nostra famiglia religiosa.

 

Vogliamo / parafrasando papa Francesco / operai del Signore con l’odore della messe. Lavoratori pronti a uscire. Dopotutto, siamo o non siamo discepoli del Cristo di Rogate? Dio ci benedica. amen